Giornata Onu per le Vitteme della Strada: i ringraziamenti del direttore

Con la solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal nostro vescovo Domenico, svolta nella Cattedrale di Rieti lo scorso 12 novembre, in presenza delle più alte cariche istituzionali, si è concluso il progetto legato alla Giornata Mondiale Onu in ricordo delle vittime della strada. La manifestazione è nata sia quale momento di comunione e di ricordo delle vittime della strada, per portare consolazione e speranza alle famiglie così duramente colpite dalla perdita di un caro, sia quale invito ai giovani a un rispetto delle regole, rispetto della vita.

Devo ringraziare principalmente l’Ufficio Scolastico Provinciale, diretto dal dott. Giovanni Lorenzini, che ha sempre creduto nella realizzazione di quanto è stato fatto, e ha collaborato a stretto contatto con questo Ufficio tramite la professoressa Stefania Saccone a ogni singolo evento, il cui contributo è stato fondamentale.

Devo anche ringraziare l’associazione Segnali di fumo, nella persona del prof. Fulvio Iampieri, che portando avanti il progetto Onderod ha dato lo spunto e l’idea alla realizzazione di quanto è stato fatto.

Ringrazio altresì il sig. Stefano Veglianti che ha dato il suo contributo fattivo insieme a tutti gli altri volontari della Pastorale della Salute, dell’associazione Parkinson, della Confraternita della Misericordia di Rieti, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, della Questura di Rieti, e della Sezione Polizia Stradale di Rieti.

Ringrazio infine il Prefetto ed il Sindaco di Rieti per il patrocinio gentilmente concesso all’iniziativa, dando alla stessa un senso vero di comunione e collaborazione tra istituzioni.

Ricordo commosso l’evento del 25 ottobre al PalaSojourner su cui sono state dette molte parole, ma a cui voglio dedicare ancora un pensiero per il gran lavoro svolto da tutti.

Importante è stato l’incontro di formazione dell’11 novembre e voglio ringraziare: i relatori: Sovrintendente della Polizia Stradale Sandro Vicari, in sostituzione del dott. Luca Iobbi, in rappresentanza della Sezione della Polizia Stradale di Rieti e la dott.ssa Mariangela Treglia, membro dell’Itci –Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, i cui contributi all’incontro sono stati molto interessanti e hanno coinvolto l’intera platea. Ringrazio anche il moderatore: il giornalista Emanuele Laurenzi, responsabile dell’Ufficio Stampa della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale per la sua grande professionalità e per i suoi interventi sempre precisi e puntuali.

Fondamentale per i familiari e le vittime della strada è stata la Celebrazione Eucaristica svoltasi in Cattedrale, domenica 12, per le importanti parole rivolte a queste famiglie dal Vescovo Domenico, con le quali ha portato speranza e consolazione. La morte ci colpisce in maniera terribile con lutti e menomazioni fisiche, ma non dobbiamo mai perdere la speranza e la fede in Cristo.

Prima della benedizione finale, impartita su tutti i presenti dal vescovo, il dott. Lorenzini ha pronunciato delle parole bellissime e profonde sulla collaborazione tra Scuola e Chiesa nel processo formativo delle giovani generazioni, cogliendo il senso vero del tutto: la bellezza della vita e l’importanza di viverla bene. Vorrei sottolineare ancora le parole spese dal dott. Lorenzini sulla sulla collaborazione Chiesa-Scuola che non deve essere occasionale ma che deve strutturarsi e continuare per il futuro in stretta sinergia. Collaborazione che deve coinvolgere in maniera seria e profonda tutta la società civile, anche le istituzioni, nel progetto di vita delle giovani generazioni.

Voglio ringraziare infine il mio vescovo Domenico, non solo per aver dato il suo appoggio all’evento, ma soprattutto per la sua vicinanza e le parole pronunciate domenica in Cattedrale e al PalaSojourner.

Ringrazio commosso per ultime tutte le persone intervenute ai singoli eventi: i ragazzi che hanno affollato il Palasojourner e l’Auditorium Varrone, le famiglie delle vittime della strada, intervenute così numerose domenica in Cattedrale; sono rimasto colpito profondamente dai loro visi e dalle loro parole di ringraziamento che giro a tutti coloro che si sono spesi in questi mesi alla realizzazione degli eventi.

Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di conoscervi e di collaborare con voi a questa iniziativa e di avermi dato ancora una volta, la possibilità di imparare e conoscere esperienze nuove nel cammino della mia vita e mi ha regalato la possibilità di conoscere queste famiglie e queste persone che nonostante la sofferenza riescono ancora a donarsi agli altri.

Vi abbraccio e vi ringrazio di cuore  tutti.