Lo statuto della Consulta

Premessa

Nel Direttorio Pastorale dei Vescovi, al n° 206, è scritto: «La sollecitudine per l’uomo spinge il Vescovo a imitare il Buon Samaritano che con bontà e misericordia si prende cura di ogni persona sofferente. Ogni Vescovo nell’ambito della propria diocesi, con l’aiuto di persone qualificate, è chiamato ad operare perché sia annunciato il Vangelo della Vita. L’umanizzazione della medicina e dell’assistenza agli ammalati, la vicinanza a tutti nel momento della sofferenza risveglia nell’animo di ciascuno la figura di Gesù, medico dei corpi e delle anime, che tra le istruzioni affidate ai suoi Apostoli non ometteva d’inserire l’esortazione a guarire gli ammalati (cf. Mt 10, 8). Pertanto l’organizzazione e la promozione di un’adeguata pastorale per gli operatori sanitari, in vista del maggior bene dei malati, merita davvero una priorità nel cuore di un Vescovo».

Art.1

La Consulta per la Pastorale della Salute è l’organismo che esprime la sollecitudine e l’impegno del Vescovo e quindi della Chiesa locale verso i malati, i sofferenti e quanti se ne prendono cura. Perciò la Consulta promuove la centralità del malato sia come oggetto di premura del Vescovo e della Chiesa locale, sia come soggetto di evangelizzazione, promuovendo il suo inserimento anche negli organismi pastorali. L’Organismo Diocesano per la Pastorale della Salute ha sede in Rieti presso la Curia Vescovile, in Via Cintia n.83.

Art.2

L’Organismo Diocesano per la Pastorale della Salute si propone di:

  • favorire come obiettivo la salute delle persone nella sua unità, mediante la promozione di una efficace pastorale dei malati;
  • curare l’analisi e lo studio dei problemi della sanità, contribuendo alla loro efficace soluzione;
  • promuovere la cultura della salute, l’affermazione dei valori cristiani all’interno delle istituzioni socio-sanitarie, collaborando alla corretta gestione dei relativi servizi;
  • favorire la partecipazione ad una attiva e responsabile azione dei malati e degli operatori sanitari
  • negli organismi ecclesiali;
  • stimolare i vicariati, le parrocchie, gli istituti di vita consacrata e le aggregazioni laicali, nel rispetto
  • dei fini propri e dei carismi di ciascuno, per un fattivo impegno nel settore della sanità e per
  • l’attuazione di specifici progetti;
  • assumere iniziative di aggiornamento e di formazione spirituale, etica e culturale dei cristiani che
  • operano o sono destinati ad operare nel settore socio-sanitario;
  • incrementare la collaborazione, per quanto di propria competenza, con gli uffici diocesani.

Art. 3

L’Organismo Diocesano opera attraverso il Direttore Diocesano per la Pastorale della Salute, la Consulta diocesana e i Rappresentanti delle singole Vicarie.

Art.4

Il Direttore Diocesano

È nominato dal Vescovo per un periodo determinato nel decreto di nomina. Egli è responsabile dell’attuazione della Pastorale della Salute in ambito diocesano e ha il compito di coordinare tutte le attività e iniziative che ad esse possano o debbano essere ricondotte.

Il Direttore Diocesano rappresenta l’Organismo Diocesano per la Pastorale della Salute e presiede la Consulta diocesana. Egli ha il compito di promuovere l’azione pastorale in Diocesi in sintonia alle direttive dell’Ordinario Diocesano e si avvale della collaborazione dei Membri della Consulta diocesana.

Art. 5

La Consulta diocesana

È composta dal Direttore Diocesano pro-tempore che ricopre la carica di Presidente e da un numero adeguato di membri. Su proposta del Direttore Diocesano per la Pastorale della Salute il Vescovo nomina i membri della Consulta. Inoltre comprende:

  • rappresentanti del clero diocesano e degli istituti religiosi maschili e femminili che operano nel mondo sanitario;
  • rappresentanti delle associazioni sanitarie cattoliche, dei movimenti e dei gruppi di volontariato presenti in diocesi;
  • rappresentanti dei malati e dei familiari dei malati;
  • un rappresentante delle strutture socio-sanitarie in territorio diocesano;
  • un rappresentante del Forum delle Associazioni familiari;
  • un rappresentante delle Organizzazioni Sindacali laiche presenti nel territorio;
  • alcune personalità note per professionalità e impegno nel settore sanitario.

La Consulta resta in carica per un periodo di 3 anni rinnovabili.

Art.6

Compiti della Consulta

  • Predisporre lo schema di un organico piano pastorale sanitario, le cui indicazioni siano successivamente approvate dal Vescovo;
  • Promuovere iniziative utili alla diffusione dell’informazione sui problemi della Pastorale Sanitaria, soprattutto attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione;
  • Favorire la più ampia collaborazione tra i soggetti operanti su obiettivi specifici;
  • Collaborare con enti e istituzioni operanti nel settore, al fine di raccogliere e ordinare la documentazione sulle problematiche sanitarie;
  • Organizzare a livello diocesano l’annuale Giornata mondiale del Malato;
  • Curare le relazioni e la rappresentanza nei confronti degli organismi ecclesiastici e civili;
  • Coordinare gli eventuali lavori delle commissioni e curare la diffusione dei documenti approvati.

La Consulta viene convocata dal Presidente con lettera di convocazione almeno una volta l’anno. I membri della Consulta impossibilitati a partecipare alla seduta possono delegare un soggetto che appartenga alla propria Associazione.

I membri della Consulta o loro delegati che, nell’arco dell’anno Pastorale, non presiedono mai ad alcuno incontro verranno automaticamente delegittimati dal loro incarico. Per ogni seduta viene redatto un verbale ad opera del Segretario designato che verrà conservato presso la sede dell’Ufficio per la Pastorale della Salute e una copia dello stesso trasmessa all’Ordinario Diocesano.

Art. 7

Rappresentanti delle Vicarie Foranee

Indicati dalle Vicarie:

  • curano il collegamento con i referenti per la Pastorale Sanitaria presenti nei coordinamenti vicariali;
  • costituiscono punti di riferimento che suscitino sinergia di comunione e di impegno tra l’ Organismo Diocesano, la Consulta e le Parrocchie;
  • collaborano sul territorio di loro competenza per eventuali incontri su particolari tematiche guidate da operatori sanitari con riconosciuta e specifica professionalità;
  • si fanno carico presso l’Organismo Diocesano degli opportuni aggiornamenti su programmi di incontri formativi, pellegrinaggi e attività varie.
  • «In ogni parrocchia la Pastorale della Salute deve essere coordinata da un responsabile della Caritas parrocchiale o, dove è possibile, da un Diacono. È necessario che il suddetto responsabile sia membro del Consiglio Pastorale Parrocchiale» (Sinodo Diocesano n° 132).

I rappresentanti delle Vicarie Foranee sono convocati dal Direttore Diocesano e si riuniscono in via ordinaria almeno una volta all’anno.

Per ogni seduta viene redatto un verbale ad opera del Segretario designato che verrà conservato presso la sede dell’Ufficio per la Pastorale della Salute e una copia dello stesso trasmesso all’Ordinario Diocesano.. I rappresentanti vengono rinnovati o confermati contemporaneamente con il rinnovo della Consulta Diocesana.

Art.8

La Consulta può costituirsi in commissioni e anche nominare commissioni di lavoro per lo studio di problematiche specifiche dietro decisione del Presidente della Consulta.

Art.9

Per tutte le altre tematiche non previste in codesto Statuto si rimanda allo Statuto dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute di Rieti approvato dall’Ordinario Diocesano Mons. Delio Lucarelli, Vescovo di Rieti, in data 23 Febbraio 2010.

Art.10

L’Organismo Diocesano è collegato alla Consulta Nazionale e Regionale per la Pastorale della Sanità e ne accoglie proposte e iniziative.

 

Rieti, 14 Maggio 2012 – Prot. 39/2012

L’Ordinario Diocesano
Delio Lucarelli
Vescovo