Preghiere

Preghiera a Gesù medico celeste

Signore Gesù, Medico celeste
Tu che sei il grande compagno del dolore umano,
Tu che hai voluto assumere la nostra sofferenza
e trasformarla in via di redenzione e di salvezza,
aiutaci a camminare con Te su questa strada,
a offrire con Te, per amore, il nostro dolore al Padre
per essere con te collaboratori della redenzione del mondo
e poter agire nella nostra vita,
anticipare qualcosa della bellezza della Gerusalemme del cielo, che ci hai promesso.
Fa’ di noi tutti i testimoni innamorati di Te, i testimoni della speranza
e Maria, la Vergine Madre
che a Lourdes ha parlato della Tua misericordia
e ci ha indicato la via per attirarci al Cuore Divino,
accompagni ciascuno dei nostri fratelli infermi
su questo cammino di redenzione e di salvezza
a Gesù, il Testimone, adorato Portatore della speranza eterna. Amen!


Preghiera alla Vergine Maria per i malati (a cura della Pastorale Sanitaria di Rieti)

Vergine Maria,
sii al capezzale di tutti i malati del mondo:
di coloro che, in questo momento,
hanno perduto conoscenza e stanno per morire;
di coloro che stanno per iniziare la loro agonia;
di coloro che hanno abbandonato
ogni speranza di guarigione;
di coloro che gridano e piangono di dolore;
di coloro che non riescono a curarsi
per mancanza di denaro;
di coloro che vorrebbero camminare
e che devono rimanere immobili;
di coloro che dovrebbero mettersi a letto
e che la miseria costringe a lavorare;
di coloro che cercano invano, nel letto,
una posizione meno dolorosa;
di coloro che passano delle lunghe notti
senza poter dormire;
di coloro che sono tormentati
dalla preoccupazione di una famiglia nell’indigenza;
di coloro che devono rinunciare
ai loro più cari progetti per l’avvenire;
di coloro, soprattutto, che non credono ad una vita migliore;
di coloro che si ribellano e maledicono Dio;
di coloro che non sanno che il Cristo ha sofferto come loro.
Sii per questi nostri fratelli ammalati,
Madre di conforto e consolazione.
Amen.


Preghiera prima dell’intervento

Signore Gesù,
sono in ansia e ho davvero tanta paura.
Tra poche ore sarò operato,
e le parole si fanno preghiera.
Mi rivolgo a Te che dall’ alto dei cieli volgi a noi il Tuo sguardo,
a Te che con dolcezza ti accosti al nostro cuore che palpita,
perché il mio corpo sia, per mano Tua, reso idoneo all’ intervento,
perché la Tua luce orienti al meglio le azioni del mio anestesista,
perché le mani dei chirurghi trovino nelle Tue mani guida sicura,
perché il Tuo conforto dia pace ai miei cari in attesa.

Lascia Signore che in quella sala operatoria,
io possa sentire con forza la Tua presenza.
Sentirò la Tua carezza, il battito del Tuo cuore,
il Tuo respiro, il Tuo soffio di vita!

Tu puoi comprendere le mie ansie e le mie paure!
Falle Tue, Padre mio, perché sia più facile, in tale momento di fragilità,
avvertire forte il tocco della Tua mano che mi sorregge e amorevolmente sfiora la mia guancia e asciuga le mie lacrime.

Fa che il mio cuore continui a battere regolarmente,
che ogni atto respiratorio sia nella norma,
che la pressione sia nei parametri previsti.
E soprattutto, o Padre, fa che il mio corpo
dopo questo intervento guarisca,
perché io possa cantare a Te la lode più sincera,
per ora e per sempre.

Amen.


Preghiera quotidiana del medico

Dio onnipotente, Tu hai creato il corpo umano con infinita sapienza.

Diecimila organi per diecimila volte hai combinati in esso, perché agendo
incessantemente e con armonia ne preservino l’insieme in tutta la sua bellezza:
il corpo, involucro dell’anima immortale.

E agiscono sempre con un ordine perfetto e in armonioso accordo.

Ma quando la fragilità della materia o l’impeto delle passioni ne sconvolgono
l’ordine e ne interrompono l’accordo, le forze si scontrano e il corpo crolla per
tornare nella polvere dalla quale è venuto.

Tu mandi all’uomo le malattie quali benefici messaggeri per avvertirlo del
pericolo che lo minaccia e perché lo sollecitino ad evitarlo.

Tu hai benedetto la Tua terra, i Tuoi fiumi e le Tue montagne con sostanze
benefiche che permettono alle Tue creature di alleviare le loro sofferenze e
guarire le malattie.

Tu hai dotato l’uomo di saggezza, perché possa lenire il dolore del fratello,
individuarne i disturbi, estrarre dalla natura le sostanze medicamentose,
scoprirne il potere, prepararle e somministrarle a seconda della malattia.

Nella Tua Eterna Provvidenza, Tu hai scelto me per vigilare sulla vita e sulla
salute delle Tue creature. Ora sto per dedicarmi ai compiti della mia professione.

Sostienimi, o Dio onnipotente, in questa importante impresa, affinché io possa
essere di giovamento all’umanità, poiché senza il Tuo aiuto nulla potrà avere
buon esito, neppure la più piccola cosa.

Infondi in me l’amore per la mia arte e per le Tue creature.

Non permettere che la sete di guadagno, l’ambizione di essere noto e
ammirato, ostacolino la mia professione, perché questi sono i nemici della
verità e dell’amore per l’umanità e potrebbero sviarmi dal grande compito di
dedicarmi al benessere delle Tue creature.

Conserva al mio corpo e alla mia anima la forza necessaria per essere sempre
pronto ad aiutare serenamente e ad assistere sia i ricchi che i poveri, i buoni
come i cattivi, i nemici come gli amici.

In colui che soffre concedimi di vedere solo l’essere umano.

Illumina la mia mente perché veda con chiarezza ciò che le sta davanti e
intuisca ciò che è assente o nascosto. Fa che io possa riconoscere ciò che è
visibile, ma non permetterle di arrogarsi il potere di vedere ciò che non può
essere visto: delicati e infiniti sono infatti i confini di quella grande arte che è la
cura della vita e della salute delle Tue creature.

Fa che io non mi distragga mai. Che nessun pensiero estraneo svii la mia
attenzione al capezzale del malato, né disturbi il silenzioso lavoro della mia
mente, perché grandi e sacre sono le profonde deliberazioni necessarie per
vigilare sulla vita e sulla salute delle Tue creature.

Fa che i miei pazienti abbiano fiducia sia in me che nella mia arte, e seguano le
mie istruzioni e i miei consigli. Allontana da loro tutti i ciarlatani, la moltitudine
di parenti premurosi e saccenti, poiché spesso rendono inutili gli intenti più
assennati della nostra arte e spesso portano le Tue creature alla morte.

Se qualcuno più saggio di me volesse migliorarmi e consigliarmi, fa che la mia
anima segua con gratitudine la sua guida; perché vastissima è l’estensione
della nostra arte.

Se però qualche sciocco presuntuoso impedisse con la sua critica il mio lavoro,
fa che l’amore per la mia arte mi dia il coraggio incrollabile di affrontarlo e di
continuare risoluto senza alcun riguardo per la sua età, reputazione, fama,
perché se mi arrendessi le Tue creature soccomberebbero alla malattia e alla morte.

Riempi la mia anima di gentilezza e di calma quando i colleghi più anziani, forti
della loro età, dovessero soppiantarmi, disdegnarmi o ammaestrarmi con atteggiamento sprezzante.

Fa che io possa giovarmi anche di questo, perché loro sanno molte cose che io
ignoro, ma aiutami a non soffrire per la loro arroganza. Anch’io spero di poter
giungere alla vecchiaia su questa terra, davanti a Te, o Dio Onnipotente.

Fammi essere soddisfatto di ogni cosa, eccetto della grande scienza della mia
professione. Non permettere che nasca in me il pensiero di aver raggiunto una
conoscenza sufficiente, ma concedimi la forza, la possibilità e l’ambizione di
ampliarla sempre più. Perché l’arte è grande, ma la mente dell’uomo è in continua espansione.

O Dio Onnipotente! Tu mi hai scelto nella Tua misericordia per vigilare sulla vita
e sulla morte delle Tue creature. Adesso io mi dedicherò all’esercizio della mia
professione. Sostienimi in questo compito, affinché l’umanità possa
beneficiarne, poiché senza il Tuo aiuto neppure la più piccola cosa potrà avere
buon esito.  Amen.


Preghiera del medico di san Giovanni Paolo II

Signore Gesù,

Medico Divino, che nella tua vita terrena hai prediletto coloro che soffrono ed hai affidato ai tuoi discepoli il ministero della guarigione, rendici sempre pronti ad alleviare le pene dei nostri fratelli.
Fa che ciascuno di noi, consapevole della grande missione che gli è affidata, si sforzi di essere sempre, nel proprio quotidiano servizio, strumento del tuo amore misericordioso. Illumina la nostra mente, guida la nostra mano, rendi attento e compassionevole il nostro cuore. Fa che in ogni paziente sappiamo scorgere i lineamenti del tuo Volto divino.

Tu che sei la Via, donaci di saperti imitare ogni giorno come medici non soltanto del corpo ma dell’intera persona, aiutando chi è malato a percorrere con fiducia il proprio cammino terreno, fino al momento dell’incontro con Te.

Tu che sei la Verità, donaci sapienza e scienza, per penetrare nel mistero dell’uomo e del suo trascendente destino, mentre ci accostiamo a lui per scoprire le cause del male e per trovarne gli opportuni rimedi.

Tu che sei la Vita, donaci di annunciare e testimoniare nella nostra professione il “Vangelo della vita”, impegnandoci a difenderla sempre, dal concepimento al suo termine naturale, e a rispettare la dignità d’ogni essere umano, specialmente dei più deboli e bisognosi.

Rendici, o Signore, buoni Samaritani, pronti ad accogliere, curare e consolare quanti incontriamo nel nostro lavoro. Sull’ esempio dei santi medici che ci hanno preceduto, aiutaci ad offrire il nostro generoso apporto per rinnovare costantemente le strutture sanitarie.

Benedici il nostro studio e la nostra professione, illumina la nostra ricerca ed il nostro insegnamento. Concedici infine che, avendo costantemente amato e servito Te nei fratelli sofferenti, al termine del nostro pellegrinaggio terreno possiamo contemplare il tuo volto glorioso e sperimentare la gioia dell’incontro con Te, nel Tuo Regno di gioia e di pace infinita.

Amen

Giovanni Paolo II, 20 giugno 2000


Preghiera dell’infermiere

O Signore Dio, Padre e Madre di chi spera in te,
in punta di piedi sono entrato in questa cappella ed ho rotto il Tuo silenzio per affidare a Te la mia missione di infermiere.
Il mio è un compito di grande responsabilità e per questo Ti ringrazio! Ogni giorno il dono prezioso della vita passa per le mie mani, perché io lo custodisca e me ne prenda cura in ragione delle mie capacità, confidando nella Tua carezza e nel Tuo conforto, quando la sfida diventa cosa troppo ardua.
Fra le Tue mani voglio deporre ognuna di quelle vite che mi sono affidate, ogni mio paziente, perché il Tuo conforto tenga uniti me e loro in un solo unico abbraccio.
Lascia che sia il Tuo sorriso a riempire le mie giornate, a fare così di me immagine lieta della Tua grazia e della Tua bontà!
Fa che sia la forza della Tua compassione a guidare le mie mani tutte quelle volte in cui l’impotenza davanti alla malattia rischia di bloccare le mie azioni; ogni volta che ho bisogno di sentire tutta la tenerezza di un Padre per prendermi cura delle piaghe di un figlio, del dolore di un fratello; per ciascuna di quelle circostanze in cui sarebbe cosa più facile abbandonarsi alle lacrime o voltare le spalle! Lascia che il mio cuore senta ogni giorno più forte la ricchezza dell’unico e vero amore…il Tuo!
Concedimi quel vigore speciale che viene dalla mitezza e dalla serenità, perché con umiltà e pazienza, sia sempre pronto a rispondere ad ogni campanello che squilla… con solerzia, disponibilità e volto lieto! Rendi celere ogni mia azione, anche nelle più piccole mansioni,  anche di fronte ad un paziente ansioso e petulante. Lascia che io possa comprendere la difficoltà e la paura di chi si affida alle mie mani, perché non dell’ansia o della petulanza io mi sappia preoccupare ma del disagio e della fragilità di una persona da cui spesso queste provengono!
Fa di me il più docile strumento della tua tenerezza per chi, anziano, debole, povero e solo, incrocia i miei passi lungo la corsia.
Fa che io sia un valido collaboratore per ognuno dei miei colleghi!
Lascia che i miei occhi sappiano scorgere, con gioia, i lineamenti del volto di Cristo sofferente in ogni ammalato che viene affidato alle mie cure!
Lascia che le mie braccia si confondano con le Tue ogni volta che il dolore di chi soffre ha bisogno di trovare sul Tuo petto un porto sicuro, un luogo di dolcezza nel quale rifugiarsi anche soltanto per piangere o per affidare al silenzio la tenerezza di una preghiera.
Anche nelle giornate più confuse, lascia che ognuno dei miei pazienti possa scorgere in me l’immagine di una mano tesa: sarà la Tua mano che guiderà la mia a farsi consolazione per tutti coloro che si sentono abbandonati.
Allo stesso modo Ti prego di rendermi capace di trovare sempre in Te la forza per essere dolce e comprensivo verso tutti i parenti ansiosi e preoccupati per i loro cari!
Le mie parole siano cariche, per ognuno, della Tua bontà e della Tua grazia!
Fa di me valido strumento della Tua empatia, perché io non sia capace solo di “sentire”,ma soprattutto di “ascoltare” tutti con attenzione e premura.
Voglio essere un infermiere che sappia farsi samaritano per tutti quelli
che incontra nel suo reparto!
Per questo vorrei possedere soltanto due armi: la luce del Tuo sorriso e la forza della Tua costante, silenziosa e discreta presenza al mio fianco.
E mi affido a Maria, donna di compassione e di amore!
Che Lei mi prenda per mano nel mio servizio
e mi conduca nel sentiero della sofferenza con la gioia infinita nel cuore.
Amen.


Preghiera per un ammalato

Signore Gesù, durante la tua vita sulla nostra terra hai dimostrato il tuo amore, ti sei commosso di fronte alle sofferenze e molte volte hai ridato la salute ai malati riportando nelle famiglie la gioia. Il nostro caro….. è (gravemente) ammalato, noi gli siamo vicini con tutto ciò che è umanamente possibile. Però ci sentiamo impotenti: veramente la vita non è nelle nostre mani. Amen.


Preghiera di ringraziamento di un ammalato

O Signore, la malattia ha bussato alla porta della mia vita, mi ha sradicato dal mio lavoro e mi ha trapiantato in un “altro mondo”, il mondo dei malati. Un’esperienza dura, Signore, una realtà difficile da accettare. Eppure, Signore, ti ringrazio proprio per questa malattia: mi ha fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà della vita, mi ha liberato da tante illusioni. Ora guardo tutto con occhi diversi: quello che ho e che sono non mi appartiene, è un tuo dono. Ho scoperto che cosa vuol dire “dipendere”, aver bisogno di tutto e di tutti, non poter far nulla da solo. Ho provato la solitudine, l’angoscia, la disperazione, ma anche l’affetto, l’amore, l’amicizia di tante persone. Signore, anche se mi è difficile, ti dico: “Sia fatta la tua volontà!”. Ti prego: benedici tutte le persone che mi assistono e soffrono con me. E, se vuoi, dona la guarigione a me e agli altri. Amen.


Preghiera per chiedere la salute

Dio Onnipotente, fonte della vita e rimedio di ogni male, donami la sicurezza della tua presenza perché possa avere confidenza solo in te. Per questo, avvolto dal tuo amore e dalla tua potenza, possa ricevere la guarigione e la salvezza, secondo la tua libera volontà.
Tra i miei dolori tu solo sei la mia forza. Grazie, Signore, perché sei con me. Amen.


Preghiera per chiedere la pazienza

O Signore, salvatore paziente, tu accettasti come volontà del Padre l’amaro calice della tua passione e della tua morte. Ascolta il mio lamento, e il tuo esempio mi aiuti a sopportare le mie sofferenze per partecipare, almeno in parte, alla tua passione.
Fa che la pazienza con la quale sopporterò i miei dolori esprima la riconoscenza profonda del mio amore per te, tu che sei il Cristo crocifisso. Amen.