Carissimi e carissime nel Signore,
questa è solo l’occasione per ringraziarvi del lavoro che svolgete ogni giorno a favore di chi soffre. La Giornata Mondiale del Malato è dedicata anche a chi cura e sta vicino ai malati. Spesso è la solitudine la vera sconfitta di chi sta male: si vive la malattia come una condanna. Con il vostro essere presenti e stare accanto ai malati fate moltissimo; certo molto spesso il malato non guarisce, anzi peggiora e muore, ma non è abbandonato a sé stesso. La cura, lo stare accanto conta spesso molto di più di tutti i farmaci. La malattia non è né una condanna, né una punizione. Non esistono parole per dare la misura del ringraziamento che va dato a tutti voi per quello che fate. Sappiate che l’Ufficio per la Pastorale della Salute sarà sempre a vostra disposizione per qualunque cosa abbiate bisogno. Non basta di certo una giornata per ricordare chi soffre e chi aiuta le persone in difficoltà, ma viviamo questo come la nostra festa e cerchiamo sempre di porre l’attenzione alle persone fragili e nella necessità. Grazie ancora per tutto quello che fate, e con il cuore colmo di riconoscenza vi saluto tutti.
Diacono Nazzareno Iacopini
Direttore diocesano Ufficio per la Pastorale della Salute