Un invito che Gesù «rivolge l’invito agli ammalati e agli oppressi, ai poveri che sanno di dipendere interamente da Dio e che, feriti dal peso della prova, hanno bisogno di guarigione». È l’indicazione che papa Francesco dà nel suo messaggio per la XXVIII Giornata Mondiale del Malato, che sarà celebrata, come ogni anno l’11 febbraio, memoria liturgica della Madonna di Lourdes.
Il programma diocesano, proposto dall’Ufficio per la Pastorale della Salute, come di consueto prevede un triduo di preparazione che sarà svolto nella parrocchia reatina di Regina Pacis. Al centro delle meditazioni, il passo del vangelo di Matteo scelto come tema di quest’anno: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28).
Si inizia sabato 8 febbraio, alle ore 17.15 con il Rosario meditato, seguito alle 18 dalla Santa Messa. Al termine l’adorazione eucaristica. A presiedere la liturgia sarà don Franco Angelucci, assistente diocesano Unitalsi. Domenica 9 il triduo riprende agli stessi orari, con il Rosario e la Messa seguita dall’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi. Il tutto presieduto da don Jean Baptiste Sano, amministratore parrocchiale di Regina Pacis. Al cappuccino padre Orazio Renzetti, che aiuta don Franco nella funzione di assisente diocesano Unitalsi, è affidata la liturgia di lunedì 10 febbraio. Si parte sempre con il Rosario e, dopo la Messa, avrà luogo un momento di preghiera mariano.
Martedì 11 febbraio, “Giornata con Maria” con due celebrazioni presiedute dal vescovo Domenico: la prima al matino, alle ore 11, presso la cappella dell’Ospedale provinciale San Camillo de’ Lellis. Durante la Messa, mons Pompili amministrerà il sacramento dell’Unzione degli infermi.
Il pomeriggio alle 16, presso la chiesa di Regina Pacis, il vescovo presiederà la solenne liturgia lourdiana, caratterizzata dalla processione “aux flambeaux” e da un memento di adorazione eucaristica. Dalle 15.30, grazie alla disponibilità di alcuni sacerdoti e religiosi, sarà possibile accostarsi al sacramento della riconciliazione, durante la recita del Rosario.
A seguire, per tutti, un momento di festa nel salone di Regina Pacis, curato dai volontari della Caritas parrocchiale.