Il 13 maggio scorso, mentre Papa Francesco, a Fatima, dichiarava Santi Francesco e Giacinta, ad Amatrice, Grisciano e Leonessa, su iniziativa della Sezione Romana-Laziale dell’Unitalsi in collaborazione con la Sottosezione Unitalsi di Rieti, è arrivata la Statua della Madonna di Fatima.
Non è facile per me descrivere questa giornata e la commozione provata durante il suo svolgimento. Sono stato colpito personalmente dal sisma e so cosa significa perdere la propria casa e perdere tutto. Mi sento coinvolto personalmente e vedere le facce e l’importante partecipazione della mia gente a quest’evento, mi ha reso orgoglioso di fare parte dell’Unitalsi che ha dimostrato con tutto il massimo impegno di sapere stare vicina a queste popolazioni sfortunate e cosi duramente colpite.
Mi sono commosso per tutto il tempo della celebrazione eucaristica ad Amatrice, presieduta dal nostro Vescovo Domenico, con la concelebrazione del Parroco di Amatrice, Don Savino D’Amelio, dell’Assistente regionale ecclesiale Don Gianni Toni, dell’assistente della Sottosezione dell’Unitalsi di Rieti Don Franco Angelucci e di molti altri sacerdoti in servizio presso tutte le parrocchie delle zone terremotate, per le parole così toccanti rivolte all’Unitalsi:
«Non siete qui semplicemente per attestare un gesto di vicinanza, né per compiere una passeggiata in montagna. Siete qui perché voi ve ne intendete di cosa vuol dire raddrizzare le righe storte. Perché voi non vi rassegnate alle storture dell’esistenza, ma fate del vostro servizio alle persone ciò che cambia i connotati alla realtà anche quando questo sembra difficile».
Significanti e piene di emozione sono state anche le parole spese da Don Gianni Toni, Assistente ecclesiale regionale Unitalsi, il quale, nel presentare questo evento, ha sottolineato l’amore della Vergine Maria verso le persone che soffrono e sottoposte alla sofferenza come in questo luogo (Amatrice) così duramente colpito dal terremoto.
Altro momento toccante è stata la consegna delle chiavi di una casa in legno alla famiglia Perilli di Amatrice con due bambini. Credo che in assoluto la più emozionata di tutti fosse la nostra Presidente Regionale Preziosa Terrinoni, per essere riuscita insieme alle Sottosezioni Unitalsi del Lazio a realizzare concretamente il sogno di questa famiglia, offrendo un tetto ed anche una sicurezza. Un gesto concreto, vero e importante sotto ogni aspetto, come poco prima il Vescovo Domenico, ci ha ricordato con queste parole:
Quando Dio ci chiama in causa, chiede a ciascuno di fare la differenza. Dio ci prende così sul serio da attendersi da ciascuno di noi il contributo senza il quale le cose le righe storte non tornano diritte. Nessuno deve sentirsi escluso da questa possibilità di una trasformazione. Ciascuno deve sapere che senza il proprio contributo non è possibile passare dal sogno alla realtà. La fede è sempre impegnativa.
Questo impegno in prima linea e concreto è il motivo dell’agire dell’Unitalsi. Ogni singolo membro dell’Unitalsi sa che il proprio contributo è essenziale.
Nel pomeriggio, verso le ore 16:30 attesi da Padre Massimo, siamo arrivati a Grisciano, dove siamo rimasti colpiti profondamente dal vedere la distruzione totale del territorio. Un gruppo di persone ci aspettava nel piccola Chiesetta – container, recitando il Santo Rosario. Non siamo potuti andare ad Accumoli perché il paese è totalmente distrutto non c’è attualmente più nessun abitante.
Leonessa è stata l’ultima tappa, siamo stati accolti, dopo una breve e commovente processione (dove le persone gettavano fiori e petali al passaggio della Madonna), nella piazza principale, davanti ad un bellissimo collage fatto di fiori della Madonna, dal Parroco Padre Orazio insieme a tante persone. Abbiamo qui recitato il Santo Rosario in onore della Vergine Maria con grande partecipazione di tutti.
A questa importante giornata hanno dato il loro contributo importante le sottosezioni UNITALSI:
- Sottosezione Aziendali con il Presidente Anna Rubini;
- Sottosezione Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo con il Presidente Natale Mariani;
- Sottosezione Velletri Segni con il Presidente Laura Iannunci;
- Sottosezione Viterbo con il Presidente Roberto Grazini;
- Sottosezione di Roma;
- Sottosezione Sabina;
- Sottosezione di Rieti con il Presidente Maria Luisa Di Maio.
La mia personale considerazione al di là della piccola descrizione della giornata del 13 maggio è data dal vedere tanta fede nella Madre di Dio. Le popolazioni terremotate ancora hanno la voglia di fare e di ricostruire. Nonostante tutto la fede nella Madonna è talmente forte, radicata, che il sentimento di tutti è quello di affidare a lei tutte le nostre pene e la speranza di una rinascita completa del territorio. La speranza e la fede in lei è stata testimoniata dall’attaccamento profondo manifestato alla presenza di Maria; ogni volta che essa veniva portata via da un luogo per andare in un altro paese, le persone con i fazzoletti salutavano e piangevano supplicando di non portare via questo simbolo di pace, di amore e di speranza.
Ringraziamo l’UNITALSI tutta per aver regalato un giorno di luce a tutta una popolazione colpita duramente dagli eventi dell’ultimo anno. Grazie di cuore.
Diacono Nazzareno Iacopini
Settosezione UNITALSI Rieti