Natura e compiti
Art. 1 – Particolare rilievo per la promozione di una pastorale sanitaria assume l’Ufficio Diocesano.
L’Ufficio per la Pastorale della Salute è l’organismo che esprime la sollecitudine e l’impegno della Chiesa locale verso i malati, i sofferenti e quanti se ne prendono cura. Perciò l’Ufficio promuove la centralità del malato sia come oggetto di premura della Chiesa locale, sia come soggetto di evangelizzazione, promuovendo il suo inserimento anche negli organismi pastorali.
L’Ufficio anima e coordina tutte le iniziative presenti in diocesi finalizzate alla pastorale della salute e favorisce la formazione dei relativi operatori pastorali.
Art. 2 – La Pastorale della Salute persegue i seguenti obiettivi generali:
- A) illuminare con la fede i problemi del mondo della sanità, sottesi alla ricerca, alle acquisizioni scientifiche e alle tematiche di intervento e in cui sono implicate la natura e la dignità della persona umana;
- B) svolgere opera di educazione sanitaria e morale nella prospettiva del valore inestimabile e sacro della vita, per promuovere e costruire nella società una cultura della vita, dal concepimento alla morte naturale;
- C) contribuire alla umanizzazione delle strutture ospedaliere, delle istituzioni erogatrici di servizi socio-sanitari, delle prestazioni sanitarie e dei rapporti interpersonali tra utenti e personale socio-sanitario;
- D) sollevare moralmente il malato, aiutandolo ad accettare e valorizzare la situazione di sofferenza in cui versa e accompagnandolo con la forza della preghiera e dei sacramenti;
- E) aiutare coloro che si trovano in una situazione di “disabilità’” e di “handicap” a recuperare il senso della vita anche nelle condizioni di minorazione, fino alla scoperta del valore dell’ “essere” rispetto a quello del “fare”;
- F) aiutare i familiari a vivere senza traumi e con spirito di fede la prova della malattia dei propri cari e il tempo del lutto;
- G) favorire la formazione degli operatori sanitari a un senso di professionalità basato sulla competenza, sul servizio e sui valori fondamentali della persona del malato;
- H) sensibilizzare le istituzioni e gli organismi pastorali diocesani e di base alle problematiche della salute e dell’assistenza agli infermi, indicando piste operative per un responsabile coinvolgimento nei progetti socio-sanitari (cfr. La Pastorale della Salute nella Chiesa Italiana – Linee di pastorale sanitaria, Consulta Nazionale della Cei per la Pastorale della Salute, n. 20, 1989; Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e la Salute, Predicate il Vangelo e curate i malati, 4 giugno 2006; Sinodo Diocesano Reatino, “La Pastorale Sanitaria”, 2005, p. 97, nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 123-137);
- I) prestare particolare attenzione alle categorie dei malati trascurati dalla società e maggiormente bisognosi di aiuto: morenti, vittime della droga, alcool, malati di AIDS, malati mentali, anziani, malati di Alzheimer, psicotipici…;
- J) collaborare con gli organismi pubblici e privati che distribuiscono servizi sanitari e formano professionisti;
- K) influire sulle istanze politiche che presiedono alla legislazione sanitaria.
Art. 3 – I compiti dell’Ufficio per la Pastorale della Salute sono:
- animare e coordinare la pastorale sanitaria delle vicarie e delle parrocchie, in sintonia con i vicari e i parroci, favorendo un’azione comune e condivisa fra le varie associazioni, gruppi e organismi di malati e per i malati, portatori di handicap fisici e mentali, anziani malati, che operano sul territorio diocesano.
- favorire la presenza di malati e operatori della salute negli organismi ecclesiali diocesani;
- assumere iniziative di formazione e di aggiornamento nel settore, per ispirare una cultura più sensibile alla sofferenza, all’emarginazione e ai valori della vita e della salute;
- impegnarsi per l’animazione cristiana dei problemi del mondo della salute (ricerca scientifica, rispetto della vita, strutture ospedaliere, formazione etica degli operatori sanitari…) per sollevare moralmente gli ammalati e sensibilizzare gruppi e organismi pastorali nell’assistenza agli stessi, in ambito ospedaliero, sul territorio e a domicilio.
Struttura
Organizzazione:
Art. 4 – L’Ufficio per la Pastorale della Salute opera in sintonia con gli uffici e la Consulta Pastorale della Salute Diocesana, Regionale e Nazionale, in armonia con gli indirizzi del Piano Pastorale della diocesi e in collaborazione con gli altri uffici di curia, in particolare con l’Ufficio Liturgico e la Caritas.
Art. 5 – L’Ufficio per la Pastorale della Salute è composto da:
- un direttore;
- un segretario;
- una segreteria composta da laici e da consacrati;
- la Consulta.
Art. 6 – Il direttore è nominato dal vescovo.
Egli si incontra con il vescovo quando è necessario.
È responsabile della promozione e del coordinamento di tutte le attività che perseguono le finalità dell’Ufficio.
Convoca e presiede le riunioni della Consulta e decide circa le ammissioni di nuovi membri che ne fanno richiesta.
Promuove l’azione pastorale:
- per l’assistenza spirituale e morale agli ammalati, ai loro familiari e a coloro che se ne prendono cura;
- per il sostegno al ministero dei cappellani ospedalieri;
- per la promozione dei consigli pastorali e delle cappellanie ospedaliere;
- per la sensibilizzazione dei bisogni e necessita’ dei sofferenti in tutta la comunità diocesana e nelle singole comunità parrocchiali sollecitando anche l’impegno – del volontariato;
- per la formazione.
Art. 7 – Il segretario è nominato dal direttore.
Le funzioni del segretario sono:
- comunicare le convocazioni delle riunioni della Consulta;
- predisporre il lavoro della consulta ed eseguirne le indicazioni;
- curare la redazione dei verbali delle riunioni;
- curare i comunicati stampa o altri avvisi concernenti le iniziative dell’Ufficio;
- coadiuvare il direttore nell’assolvimento dei compiti del presente statuto;
- curare le relazioni pubbliche e ogni intervento reso necessario dalla vita e dallo sviluppo dell’Ufficio.
Art. 8 – Il segretario e i membri dell’Ufficio collaborano in sintonia con il Direttore all ’attuazione dei programmi formulati dalla Consulta durante l’anno pastorale.
Rieti, 23 febbraio 2010
Per il visto e l’approvazione
L’Ordinario Diocesano
Mons. Delio Lucarelli
Vescovo